Questo raduno mi interessava perchè finalmente avrei potuto percorrere strade della "mia zona" del Bellunese normalmente interdette al traffico automobilistico. E devo dire ne è valsa la pena.
Si è svolto sulla riva sinistra del Piave, lungo tutta la parte di Prealpi che nasce a partire da poco sopra Valdobbiadene (hic!) verso nord-nordest.
Partecipanti: DayAnna con il suo fido Terios ed io con il solito BatRav. Pare che saremo gli unici SUV al raduno (aiuto!)
Il raduno è stato suggeritomi da Matteo del Jambo Club

(colui che mi ha aiutato a organizzare il 4° Veneto Open in Valpolicella a Novembre2009). Loro erano un folto gruppo e ci siamo aggregati per non doverci "perdere" nel RoadBook. Infatti era un bel malloppo... descrivere svolte, variantine, e affini per 90 Km non era uno scherzo! DayAnna è venuta apposta per prendere contatto con questo "sconosciuto" aggeggio cartaceo e quindi affinare sempre di più la sua esperienza fuoristradistica. In verità di Roadbook ha imparato ben poco, piuttosto ha capito definitivamente quando usare il BLOCCO del centrale....

^__^ (roba da CM nei guai!) ^__^ Si perchè il raduno era per fuoristrada e SUV, ma era assai kazzutello per quest'ultimi... specie dopo che alcuni mostri erano passati prima di noi... (ndr io avevo il n° 107 !!!!!!!!)
Si comincia con un po' di asfalto di trasferimento per scaldare i motori, poi si arriva già alle prime mulattiere e si comincia a salire verso le vette. Ci si infila in fitta vegetazione, carengie strette e umide, a tratti molto scivolose (era piovuto la notte prima) e siamo solo ai primi km...chissà poi. Ci stavamo preoccupando... i sassi smossi rotolavano facendosi sentire sotto le nostre macchine e bisognava darci del gassssss. Passati... respiro di sollievo, ma che legnate! Arriviamo all'unica variante hard del percorso e prontamente ci fanno smammare. Sinceramente la curiosità era grande. Scendiamo dalle auto sull'asfalto e andiamo a vedere a piedi infilandoci nel bosco dove fossero questi passaggi così difficili......................IN EFFETTI !!!.... i trampolati sfioravano con il muso, i differenziali, e il sedere... scendevano lungo un ghiaione franoso con manovre ingarbugliate, quasi impossibili per i "passo lungo". Qui abbiamo fatto anche un po' da "organizzazione" aiutando i partecipanti a scendere alla meglio senza toccare facendo roteare i "magici pollici" della guida a terra :-P
Risaliamo in auto e ci lanciamo all'inseguimento degli altri... giusto in tempo per le stradine "proibite" presidiate dalle guardie del parco (non omini verdi). Facciamo la sosta "pranzo" su un rifugio in cima a un cucuzzolo... peccato dover fare in fretta perchè si è perso molto tempo a inserire il blocco quando serviva (vero Anna??? ^__^) Queste strade attraversano il Nevegàl e portano fino al Col Visentin. Sfioriamo le piste da sci che si presentano come bellissimi prati verdi. Le strade son toste e bisogna pigiare l'acceleratore per salire, perchè è tutto sassi smossi, solo che quelli con le ridotte vanno alla metà di noi... ci "rimette" Anna che è costretta alla ripartenza in salita 2 volte. Lassù i panorami sono davvero da cartolina. Peccato la foschia che non ci permette di vedere Venezia e il mare (a 70-80 km in linea d'aria). Infatti questi posti fanno da spartiacque tra la valle che va da Feltre a Belluno, l'Alpago e la pianura padana (che parte da Vittorio Veneto). Meritava fermarsi, ma la strada da fare era tanta, quindi di gran lena ci siamo fiondati in discesa sterrata (bellissima) sulla spina dorsale di queste montagne, ci siamo ancora intrufolati nel verde e messo il muso un po' ovunque. La guida era impegnativa e non ci si poteva distrarre un attimo. Ridiscendiamo verso Feltre e qui viene il pezzo più suggestivo fuoristradisticamente parlando: guadi a ripetizione nel Piave! E' stato stupendo. Purtroppo non abbiamo ne' immagini (tranne una) ne' video... ma guadare per lungo (e sottolineo per lungo) certi tratti laterali del fiume è stato veramente pazzesco! Non avevo mai provato la sensazione della ghiaia (TANTA GHIAIA) che si sposta sotto le ruote in movimento... ci si sente sprofondare... l'istinto è "sgommare" di più, ma invece si viene come risucchiati. Quindi con una certa velocità costante impegnamo il corso d'acqua e l'adrenalina è a 10000000. La paura era piantarsi magari "bevendo" dalle porte. Posso dire che siamo stati bravissimi, soprattuto Anna che era dietro di me e con le mud aveva la tendenza a scavare di più.
Dopo questo fantastico passaggio siamo praticamente arrivati (dopo un po' di asfalto) alla fine del raduno. Era stata allestita una zona-sagra in riva al fiume sotto delle piante bellissime che per fortuna facevano anche una provvidenziale ombra. Però prima di mangiare, andiamo a provare un po' dei pistini "facili" tra i sassi delle rive. Carucci e divertenti, ma siamo stanchini, quindi decidiamo di andare a fare la coda per il fantomatico toro allo spiedo! Peccato non averlo visto "intero" ma vi assicuro il sapore della carne ce l'ho ancora in bocca. DIVINO !!! Talmente speziato che ho bevuto 6 birre...hic!

Il caldo e la stanchezza cominciano a opprimerci, ecco che andiamo a rinfrescarci nel greto.... a piedi nudi riprovare la sensazione di prima sopra i ciottoli viscidi sotto l'acqua gelata. AHHHHHHH !!! che belessa....e che freschesssssa!!! ci voleva...
Dopo un po' ci si saluta. Anna va verso Vicenza io verso nord a raggiungere i Parents in Alpago.... tempo di fare 10 km e viene giù l'impossibile !!! strade sommerse d'acqua e di fango per kilometri. Dicevano infatti che quell'arietta che si era infilata sotto il tendone dove abbiamo mangiato era "pericolosa"! Eh la saggezza popolare...
E' stato bello ritrovare i vecchi amici del Jambo e anche altre facce conosciute del panorama fuoristradistico nordestino.
Un plauso ad Anna che si è bekkata un sacco di complimenti da tutti. CLAPPPSSS !!!
Alla prossima
